Made in Italy e innovazione: l’esperienza di Giardina Group in Polonia


Sebastian Kubik, country sales and technical consulting per il mercato polacco di Giardina Group, racconta l’evoluzione del rapporto con l’azienda, iniziato nel 2010, e l’approccio adottato per rispondere alle esigenze dei clienti. Dalla fase di transizione del mercato polacco alle tecnologie più richieste, tra automazione e linee di spruzzo, Kubik spiega come il Made in Italy e la fiducia costruita con i clienti siano elementi fondamentali per il successo e la crescita futura dell’azienda.

Nel 2025 Giardina Group ha dato il via al Giardina Group Network, una rete internazionale di agenti e tecnici pensata per rafforzare la presenza del gruppo sui mercati esteri. Un progetto costruito per essere vicino al cliente – davvero vicino – e capace di offrire assistenza, formazione e consulenza direttamente sul territorio, con l’obiettivo di consolidare relazioni e facilitare la crescita commerciale a livello globale.

Dietro questa iniziativa c’è una storia lunga quasi vent’anni, che intreccia professionalità e fiducia. È il caso di Sebastian Kubik, country sales and technical consulting per il mercato polacco, la cui collaborazione con Giardina Group è iniziata nel 2010 “… e da allora abbiamo condiviso più di dieci anni di attività e crescita comune”.

Il percorso professionale di Kubik con Giardina Group non si è limitato agli aspetti commerciali. “Abbiamo costruito un rapporto duraturo, basato sulla reciproca stima, che ci ha portato fino a oggi e a un appuntamento come il Giardina Group Network, occasione per guardare al futuro insieme ai partner e ai clienti”, sottolinea. Secondo Kubik il successo nasce dall’incontro tra un “saper fare” consolidato e la capacità di lavorare insieme, mettendo a disposizione tecnologie di alto profilo e strumenti strategici che consentono di affrontare le sfide del mercato con sicurezza e continuità.

Sebastian Kubik.

Il Giardina Group Network non rappresenta dunque solo un’espansione commerciale, ma la naturale evoluzione di rapporti costruiti nel tempo, in grado di offrire supporto concreto e prospettive solide per il futuro dell’azienda e dei suoi partner internazionali.

Qual è la situazione attuale del mercato polacco e quali sono le aspettative per il prossimo futuro?
Il mercato polacco, come molti altri a livello globale, sta vivendo una fase di transizione. Questo riguarda anche il settore del legno, che risente del contesto generale. Nonostante ciò, non sono pessimista: credo che sia vicina una svolta, anche grazie ai fondi della Comunità Europea che dovrebbero finalmente essere sbloccati dopo anni di attesa.
La Germania, che rappresenta uno dei mercati di riferimento, ha registrato un calo significativo e questo inevitabilmente ha avuto ripercussioni anche in Polonia. Tuttavia, le mie aspettative per il prossimo futuro restano positive: confido in un’inversione di tendenza
”.

Per quanto riguarda il vostro mercato, quali sono le tecnologie più richieste dai clienti e qual è la tendenza del settore?
C’è una domanda crescente per le linee di spruzzo e a rullo, ma la tendenza principale è senza dubbio l’automazione. I clienti polacchi cercano sempre di più soluzioni che consentano di automatizzare i processi, in particolare attraverso sistemi di carico e scarico automatico, con l’obiettivo di ridurre i costi della manodopera.
Ho iniziato a proporre robot di verniciatura già tre anni fa e la richiesta continua a crescere. L’obiettivo condiviso dal mercato è quello di minimizzare il lavoro manuale per rendere i processi più efficienti ed economicamente sostenibili
”.

Che valore ha il “Made in Italy”?
Il valore del Made in Italy è fondamentale e riconosciuto. Chi si rivolge a noi sa che una macchina italiana è sinonimo di una finitura di alta qualità. I clienti più esperti del settore conoscono bene la reputazione delle tecnologie italiane: non si tratta solo di un’etichetta, ma di una vera e propria garanzia di qualità, precisione e attenzione ai dettagli, caratteristiche che altri mercati difficilmente riescono a offrire”.

Quali sono le parole chiave del prossimo futuro?
Le parole chiave che devono guidarci sono qualità, automazione e, soprattutto, fiducia. La qualità e la tecnologia, in particolare l’automazione, sono requisiti di base: senza di esse non si può nemmeno competere. Ma ciò che davvero fa la differenza è la fiducia che riusciamo a costruire con i nostri clienti”.

Come si costruisce questa fiducia?
La fiducia nasce dall’empatia e dalla competenza. Il cliente deve sentirsi in buone mani: non ci limitiamo a vendere un prodotto, ma offriamo l’esperienza e la preparazione di un’organizzazione che si preoccupa che l’investimento sia fatto nel modo migliore. Con noi il cliente trova un rapporto diretto, un interlocutore capace di rispondere a ogni domanda e di comprendere davvero le sue esigenze. È questo approccio personale a fare la differenza”.

Qual è il vostro approccio alle richieste dei clienti in termini di macchine e processi?
Il nostro approccio si basa sull’ascolto e sulla comprensione delle esigenze del cliente. Le nostre macchine sono a catalogo, ma il valore aggiunto sta nel modo in cui sappiamo combinarle per creare processi efficienti e funzionali alle necessità specifiche di ciascun cliente. La nostra competenza consiste nel tradurre queste esigenze in soluzioni operative concrete, ottimizzando i processi e garantendo risultati costanti e di qualità”.